nac mammiferi soliti e insoliti

RATTI DI CATOPLEBA

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nenola
view post Posted on 23/3/2009, 11:30




Rattus norvegicus, poco diffuso come animale da compagnia in Italia quando in paesi come la Gran Bretagna, Germania e Danimarca – per citarne alcuni – addirittura esistono veri concorsi di "bellezza".
Chi è questo misterioso animale?

PREMESSA:
Nella mia vita ho allevato veramente di tutto, ma in particolare sono rimasto affascinato, innamorato dall'ordine dei Rodentia. Nello specifico ho allevato e riprodotto Rattus norvegicus (ratto delle fogne), Mus musculus (topo comune), vari generi di Gerbilli e Octodon Degus (Degu). Il norvegicus, in particolare è stato quello a cui ho reso più dedizione e approfondimento nello studio su libri universitari, manuali – in lingua inglese - di allevatori internazionali. Con mio sommo dispiacere devo farvi sapere che la documentazione italiana è davvero scarsa, anzi devo proprio dire che i manuali di biologia spesso riportano gravi errori su questo stupendo animale. Uno dei più grossi errori, ad esempio, e dichiarare che essi possano vivere anche 7 anni, cosa assolutamente inesatta; fonte letta su un autorevole testo universitario di biologia, ma di cui non faccio nome per correttezza. b84700, come già il titolo spiega tanto, questo genere di animale viene studiato non per essere allevato e curato come animale da compagnia, ma come parassita da sterminare. Nel migliore dei casi è il "nostro" animaletto preferito per condurre esperimenti genetici, in quanto il loro metabolismo è molto simile a quello dell'uomo. Motivo per cui mi son dovuto rivolgere a siti web stranieri e libri inglesi (ringrazio per questo il Proff. Migliorini, che avendo a lungo lavorato con topi e ratti all'università La Sapienza di Roma, mi ha fornito tanta documentazione) per approfondire le mie conoscenze come animale da compagnia.

PER NON FARE CONFUSIONE
In natura e in commercio nelle nostre zone, esistono tre tipi di ratti: il ratto dei tetti (Rattus rattus), il norvegicus su citato, più raro il Ratto del Gambia (Cricetomys gambianus) che può arrivare a pesare, il maschio, anche 3 Kg.
Il Ratto di cui voglio parlare in questo articolo sarà, come si è già ben capito, il norvegicus, ratto molto propenso a convivere con l'uomo, anche che quest'ultimo non lo sappia o non lo voglia!
Di questo esistono varie selezioni create dall'uomo, ma non voglio in questa sede approfondire le varie "razze", io parlerò del Ratto da compagnia in generale.

STORIA E COLONIZZAZIONE DEI RATTI
Il norvegicus, a differenza di quanto possa ingannare il nome, è originario della Mongolia e della Cina. Si è diffuso in tutto il mondo seguendo letteralmente l'uomo nel suo continuo mercanteggiare e colonizzare. Bastava che salisse una colonia di ratti su una imbarcazione diretta ad esempio negli USA, ed ecco che qui, una volta sbarcati, i nostri norvegicus hanno dato via a sterminate colonie.
La sua alta dote prolifica, il suo adattarsi ad ogni luogo, il sapersi riparare da ogni situazione metereologica, il cibo: è onnivoro e in caso di necessità riesce a trarre nutrimento anche dalle feci di altri animali, ha fatto si che dal suo paese di origine si diffondesse in tutto il mondo. In effetti è il mammifero più diffuso sul pianeta. Per una storia più approfondita vi rimando ad un link (tutto italiano, tranquilli) che approfondisce bene l'arrivo del ratto nel vecchio continente. http://www.rattiamici.it/1razza.htm




Haruko


L'INTELLIGENZA DEL RATTO

I cani domestici sono dei fedelissimi ed inseparabili amici nel momento del bisogno, ma dipendono molto, se non del tutto, dalle nostre cure. Si sa come questo animale venga impiegato ogni giorno per salvare vite, guide per i ciechi e nella pet-terapy.
I gatti domestici, se cresciuti sin da piccoli, anche loro si posso rivelare inseparabili amici. Son con te nel momento del bisogno, non al pari di un cane pero' che puo' addirittura prestarti soccorso, ma si prodigano con la loro instancabile compagnia. Non sono rari i casi in cui i gatti non si smuovano dal letto del malato se non per i loro bisogni fisiologici. Proprio mentre sto scrivendo quest'articolo, mia moglie è malata – una normalissima influenza – e Micio, il nostro "comune europeo" maschio, che di solito non si fa vedere mai in questa stagione, non la molla un secondo, passa le sue intere giornate a farle compagnia; esce per delle velocissime passeggiate che non durano più di 2 minuti, giusto quando le sue orecchie avvertono qualcosa che solo lui sa.
In generale i gatti, per definizione, si rivelano più opportunisti del cane che invece trova nel padrone un'immagine quasi da adorare. Cosa buon del gatto è che richiede molte, ma molte meno cure del cane ed è indipendente per i suoi bisogni, hanno letteralmente bisogno solo di acqua fresca e cibo.
Vi starete chiedendo: cosa centrano i cani e i gatti adesso? Bhe, è un punto di partenza, conosciuto da tutti, utile per capire meglio il comportamento del ratto.
Iniziamo con i paragoni: Il ratto ha un'intelligenza estrema, alcuni scienziati la paragonano a quella del cane, taluni (e io sono tra quelli e vi spiegherò perché) asseriscono addirittura maggiore del cane, sono fedelissimi al loro padrone come un cane, puoi persino addestrarli a fare il riporto degli oggetti, giochi di abilità, etc etc, tutto quello che si puo' fare con un cane. Ed in compenso sono puliti e autonomi quasi come un gatto.
Ovviamente la pulizia: dove andar a fare i suoi bisogni, è una cosa che bisogna insegnarli appena sono svezzati.
Perché io penso che i ratti siano più intelligenti dei cani?
Per mia esperienza personale ho notato che i ratti sono degli abili "scassinatori". Per i piccoli spostamenti con la mia rattina preferita, ho sempre adoperato un fauna box un po' particolare, dove essa potesse mangiare e fare i suoi bisogni senza sporcarmi l'auto. Successe un giorno, in ritorno da Haidelberg (Germania) che appena arrivati in Italia la strada era bloccata a causa di un incidente che fu smaltito solo dopo molte ore. Questo fece si che la "durata" del fauna box avesse superato il limite di contenimento rifiuti previsto per il viaggio. Preciso anche che durante il moto dell'auto, io ho sempre tenuto gli animali in gabbia per rispettare tutte le norme di sicurezza del codice della strada.
Ormai, la situazione era critica nel fauna box, il mio tanto amato "ratto delle fogne" anche se il nome può far pensare a tutto, non era più contento di essere ospitato li dentro.
Conoscendo bene i ratti e la loro astuzia nel saper risolvere problemi abbastanza complessi anche per un mammifero di dimensioni centinaia di volte superiori, il fauna box speciale era dotato di un meccanismo ad apertura composta: bisognava sommare due movimenti e in una certa misura anche, per poter aprire lo sportello. TOPO (il nome originale della mia rattina! certo non all'altezza della famosa Oca Martina) si è vista costretta ad evadere iniziando a studiarsi il meccanismo. Io pensavo: "non ci riuscirà mai! Neanche i miei amici (umani) lo capiscono subito il meccanismo". Meraviglia, dopo 5 minuti lei era fuori! con i denti agganciava lo sportello e dava la prima spinta sino a portare il fermo in posizione corretta di uscita, ne un millimetro prima, ne un millimetro dopo, con la zampina muoveva il secondo meccanismo che liberava il blocco posto sulla luce di uscita del fermo della porticina. Doveva essere un movimento coordinato, altrimenti tutto tornava al proprio posto. FANTASTICO! Un vero spettacolo, seguendo il metodo sperimentale, ho ripetuto l'esperienza più volte. Ormai Topo aveva imparato – specifichiamo, da sola – e usciva dalla gabbia in pochi secondi. Per chi si è appassionato alla storia, concludo dicendo che ho attraversato tutta l'italia, sino a Taranto con un ratto che bighellonava in auto. Avrei tante altre esperienze da raccontare, veri e proprio esperimenti che ho condotto. Ma per questo articolo ho preferito scegliere quello casuale dell'apertura del meccanismo composto.

Un'altra dimostrazione della loro intelligenza, la possiamo trovare nello studio della loro vita comunitaria.
Se il ratto si è diffuso enormemente e senza l'aiuto diretto dell'uomo è proprio perché ha un grandissimo senso della vita intesa come comunità. In caso di pericolo: sterminazione da parte dell'uomo, cibi avariati e predatori, non è più il singolo ratto a diventare importante, ma la COLONIA, specialmente le femmine gravide e i giovani piccoli.
Iniziamo precisando che il ratto non cade mai DUE volte nella stessa trappola e che di natura sebbene sia molto curioso, quando avverte la minima sensazione di pericolo, si tramuta nell'animale piu' diffidente del mondo. Quindi se fuori dal nascondiglio vi è un predatore o del cibo avvelenato, poniamoci in prima persona la seguente domanda: cosa faremmo al posto loro?
Bene, loro mandano avanti gli esemplari ormai prossimi alla morte per vecchiaia. Se vi è la trappola o un predatore nascosto, gli altri vedono, apprendono, cambiano subito aria, è stato sacrificato solo un ratto, ma è stata salvata un'intera colonia.
Se fuori c'è del cibo avvelenato o delle esche avvelenate, stessa procedura: mandano fuori il più sacrificabile. Esso mangia. La colonia aspetta almeno 24 ore. Se il ratto muore allora è una trappola, la colonia impara. Se il ratto non muore allora l'intera colonia è autorizzata a mangiare quel cibo. Motivo per cui è quasi impossibile sterminare una colonia di ratti se questa ha deciso che deve convivere con te!
Ormai la storia delle 24h è risaputa da chi produce esche ratticide, quindi oggi si trovano in commercio dei veleni a rilascio ancora più prolungato. Bingo! Sono riusciti ad uccidere, QUALCHE, colonia di ratti. Molti ratti invece hanno imparato questo nuovo meccanismo, se c'è da digiunare di piu' per salvarsi la vita, allora digiunano. Se c'è da digiunare ancora di più non c'è problema, si spostano verso un'area piu' sicura. E se proprio si trovano in caso di emergenza? I ratti più vecchi si offrono loro stessi come pasto per i più giovani e le ratte gravide pur di salvare la COLONIA. Ancora una volta il ratto ha imparato a sopravvivere.
Per quanto umanamente macabra possa essere considerata quest'ultima tattica è biologicamente vincente, sacrificio di alcuni per la salvezza della colonia!
Insomma, è proprio il caso di dire: al ratto no la si fa due volte...sempre che in esso non vi suscitino dei sospetti! Altrimenti non gliela si fa neanche una volta.
In merito alla questione dei cani, non me voglia nessun cinofilo, anche io adoro i cani, ma posso sicuramente affermare che in base a queste due esperienze il ratto dimostra molta più intelligenza del cane, in maniera specifica nell'ambito della sopravvivenza. Del resto gli animali vivono per istinto, il loro istinto è appunto quello di sopravvivere.

IL RATTO COME ANIMALE DA COMPAGNIA
Precisiamo sin da subito che il nostro animaletto, nel fare compagnia ad un essere umano, non è da meno di altri animali.
Appena svezzati, è molto importante insegnar loro dove fare i loro bisognini. Come si fa? Esattamente come si farebbe con un cane. Io per esempio uso sporcare loro il musetto con le loro stesse feci e poi sporcare il musetto nella sabbietta usata per la toilet. In genere mi è sempre bastato un paio di volte che non me l'han fatta più fuori. Il nostro ratto è pronto così a vivere LIBERO nella nostra abitazione. Ebbene si, i ratti hanno bisogno di passare tempo della giornata fuori dalla gabbia (accennerò qualcosa dopo sulla gabbia) per esplorare, conoscere, crearsi tante tane, giocare col padrone e con gli altri animali della casa.

Ci troviamo però di fronte ad un bivio: dobbiamo chiederci cosa vogliamo da un ratto, e cosa vogliamo dare ad esso. E' molto importante perché il Maschio dalla Femmina si differenzia tantissimo nel comportamento.






LE FEMMINE
Le femmine hanno un approccio al mondo esterno del tutto particolare, vedono ogni cosa come posti da esplorare. Nuovi oggetti introdotti nella vostra camera saranno una gioia per la vostra ratta, un elemento nuovo da imparare.
Le ratte sono ESTREMAMENTE curiose, nel giro di qualche settimana loro saranno in grado di conoscere la vostra stanza piu' di quanto la conosciate voi. Avete perso qualcosa? Bhe, se trovaste il modo per comunicare con lei, vi troverà al 100% il vostro oggetto che voi avete creduto perso.
Si affezionano molto al padrone, imparano tranquillamente il loro nome al quale rispondono correndovi incontro. Ma la loro natura curiosa quasi sempre vince i comandi del padrone. Puo' capitare quindi che se la ratta sia in esplorazione, noi possiamo chiamarla, ma non venga. In un primo momento sentono la nostra voce, questo crea in loro il dubbio" che fare? continuo la mia esplorazione o vado dal padrone?", un attimo di esitazione per decidere poi quasi sempre a favore della loro curiosità. Verranno solo quando saranno stanchi di esplorare.
Inoltre se hanno appena cominciato il loro riposino, difficilmente si sveglieranno per venire.
C'è da dire pero' che il metabolismo molto alto del ratto fa si che i loro riposi non durino più di 20 minuti circa e questo gioca a nostro favore (ma a sfavore sotto un altro aspetto che vi dirò dopo).
Di contro, se a volte sono disubbidienti, quando arriva l'ora delle coccole la vostra ratta non vi molla neanche a piangere. La mia ratta aveva imparato a spegnermi il PC o la TV, ovviamente non sapeva cosa fossero, ma capiva che erano una distrazione da "Lei".

I MASCHI
"Per chi vuole un cane, ma non puo' averlo per motivi di spazio, allora si prenda un ratto maschio!"
Sono molto meno curiosi e intelligenti di una femmina, tuttavia dedicano la loro vita al padrone. Un passo tu, un passo loro. Rispondono sempre ai comandi, sono dei gran coccoloni, piace trascorrere molto del loro tempo col padrone. Non necessariamente attivamente, l'importante è che di base ti stiano vicini.
Di contro pero' sono un po' più "zozzoni". Se la femmina è più propensa ad essere addomestica per le sue cosine, i maschi ahimé, pur di non mollarti spesso fanno la pipì dove capita. Meglio munirsi di un bel telo di plastica da usare sui posti proferiti del ratto. Cito il ratto di un mio amico: il suo posto preferito era il divano di fianco al PC, dove lui, l'amico, passava il suo tempo libero. Ha risolto usando un telo di plastica per coprire il divano.
Inoltre i maschi possiedono delle ghiandole che emanano un odore che potrebbe non piacervi. Al contrario di una ratta che invece puo' arrivare quasi ad odorare come un poutpury. La mia rattina era un piacere passarla sotto al naso, ve lo assicuro.

SUNTO DELLE DIFFERENZE TRA I SESSI
Il maschio è più fedele, la femmina è più indipendente, anche se questa quando decide che son coccole, coccole devono essere!
Il maschio non ha un odore "perfetto", la femmina potrebbe aver un buon odore; nonostante essi si lavino in continuazione. Nella loro gabbia deve essere presente sempre una vaschettina con dell'acqua che loro useranno per la loro pulizia personale, bagnandosi le zampine e lavandosi...come descriverlo? è da vedere!
I maschi piu' delle femmine tendono a segnare gli oggetti con il loro odore. L'atto massimo di amore di un ratto sia femmina che maschio, quando conosce un nuovo essere umano, magari un tuo amico, una tua amica, e fargli la pipì addosso. Questo non è da interpretare come un cattivo gesto, anzi, significa che gli siete molto simpatici gia' a prima vista.
La femmina non raggiunge dimensioni e pesi notevoli, rimaniamo nelle centinaia di grammi (200-400g). I maschi invece possono arrivare anche (se pur raramente) al chilo (400-800g).
Se si vogliono allevare più ratti, meglio avere delle femmine, i maschietti, come al solito sono territoriali.
Attenti però, anche le femmine, a modo loro, lo sono, per questo devono far parte della stessa cucciolata e tenute sempre insieme. Per esperienza personale sconsiglio vivamente di aggiungere una femmina successivamente, anche se ci sono dei modi (tipo scambio periodico delle gabbie) che potrebbero, dico POTREBBERO, portare a buoni risultati. In genere se dedichi molte attenzioni alla tua ratta, essa diventerà molto gelosa di te e quindi di nuovi esemplari ricorrendo a mezzi poco ortodossi per eliminare il rivale in affetto.
Punto comune per i due sessi: le coccole per un ratto sono fantastiche, è il loro paradiso in terra, gli piacciono in particolar modo grattini sulla schiena e ghirigori sotto il mento, quasi al punto da svenire, non di rado ti si addormentano in braccio per la goduria.

PERCHÈ UN RATTO E NON UN ALTRO RODITORE...MAGARI UN CRICETO CHE NON HA QUELLA "FASTIDIOSA CODA"?
La coda del ratto, la questione più spinosa! In paesi come l'Italia e la Francia i ratti sono molto bisfrattati a motivo della loro coda nuda e lunga. Interrogando alcuni psicologi, la motivazione parrebbe essere che, specie le donne, paragonino la coda del ratto alla fisionomia di un serpente, animale che per nostra cattiva cultura desta timore. Quindi la domanda che sento spesso è: ma perché proprio un ratto che hanno quella lunga coda viscida?
In effetti ci sono tanti altri tipi di roditori da compagnia, esempio il criceto che non hanno coda e assomigliano a degli "orsacchiottini" a sentir dire degli amanti dei peluches (e con questa affermazione ho detto tanto). I ratti non sono mordaci, sono propensi al maneggiamento, anche se cadono sanno ammortizzare le loro cadute. Possono essere dei validi amici dei nostri fratellini o figli piu' piccoli, delle vere e proprie "canaglie" in fatto di maneggiamento di animali. Io da bimbo li facevo scappare gli animali!
Il ratto è paziente, sta al gioco, non ferisce il bimbo o l'adulto e soprattutto è difficile fargli del male.
Il criceto, invece è delicato ai colpi d'aria, tant'è vero che non bisognerebbe mai allevarlo in gabbia come fanno molti, ma è un animale da terrario! Si rivela spesso mordace, se cade si fa male seriamente, familiarizza poco con l'uomo...diciamo che è un animale destinato a vivere sempre in terrario, inoltre è una specie solitaria, in colonia i criceti finiscono per presentarci delle scene molto cruente. Il ratto invece no, è resistente ed è molto sociale. Il criceto anche se venduto come animale "semplice" da allevare, è una bestiolina che richiede molte più cure di un ratto.
Se siete disposti a portare il ratto con voi, come per esempio io ho sempre fatto, il ratto si presta benissimo. Non per alimentare una nuova moda: il ratto sulla spalla. Semplicemente non risente degli spostamenti e ho avuto così modo di portare in giro per tutta europa la mia rattina preferita per farla conoscere a bambini e adulti. Insegnando loro, a diretto contatto con l'animale, che il ratto è un animale allegro e giocherellone e non quella bestia selvaggia che ci insegnano a vedere.

Arrivati a questo punto non vi ho assolutamente detto nulla di come si alleva un ratto e prometto che non lo farò in questa sede!
Per qualsiasi informazione, dubbio, chiarimento, sullo stato di salute, sul cibo, sulla loro casa, insomma, il lato tecnico dell'allevamento mi metto a disposizione nell'apposita sezione dei roditori del portale TERRARITALIA.com, e sul forum IRATTIVOSTRI.forumfree.net.

In ultimo però vorrei fare alcuni accenni sulla gabbia.
La gabbia è la base logistica del ratto, in essa vi deve essere un nascondiglio, il cibo, il beverino (ben corazzato senno' te lo rosicchiano), una vaschetta con della sabbietta per gatti, una vaschetta con dell'acqua per la loro pulizia personale e soprattutto tanti bei pezzi di legno duri e meno duri da rosicchiare. I denti dei ratti hanno una crescita continua quindi hanno bisogno di limarli costantemente, e se non lo fanno con del vostro materiale d'apporto, potrebbero farlo con i fili elettrici e morire folgorati. Nei casi più gravi potrebbero avere una crescita smisurata dei denti provocando gravi problemi, richiedendo l'intervento di un veterinario.
La porticina deve essere sempre aperta, saranno loro a decidere quando entrare e quando uscire.
Inoltre servirà anche a voi decidere quando tenere a bada il ratto (l'analogo di quando mandiamo i gatti fuori). Sicuramente si avranno delle occasioni in cui abbiamo bisogno di chiudere il ratto nella sua gabbiona.
Molto importante è chiudere i nostri ratti in gabbia la notte! Fate un esperimento, non chiudeteli, verranno nel vostro letto e dormiranno con voi....20min, poi si sveglieranno, vi leccheranno, cominceranno a far movimento sotto le coperte, a camminare ovunque. E' divertente, ma se siete stanchi non è il massimo: teniamoli a casa loro.

IN FINE
Lo scopo dunque di questo articolo è quello di farvi incuriosire di questi stupendi animali e spingervi a fare domande nel forum su aspetti più pratici e tecnici come già accennato per poi "convincervi" ad allevarne almeno uno.



Articolo scritto da CATOPLEBA
 
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lakky
view post Posted on 5/5/2010, 06:43




Io 3 mesi fa sono entrato in un negozio di animali e ho visto che il negoziante meteva un topo ballerino in un acquario di un pitone reale poi è andato al bagno, io allora ho aperto l' acquario e ho preso il cucciolo sono corso nella stanza dei ratti e ho guardato il prezzo erano 2,50 euro ho messo i soldi sul banco e sono andato via
 
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Ahsì?
view post Posted on 22/7/2010, 23:07




Hai vinto una stellina d'oro da appuntarti sul petto. Che importa poi se muore di fame il pitone...
 
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2 replies since 23/3/2009, 11:30   2116 views
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